ramazan imsakiyesi 2021 - izmir / İlk sahur bu gece mi? İzmir sahur vakti ne zaman? 2021 Ramazan imsakiyesi

Ramazan Imsakiyesi 2021 - Izmir

ramazan imsakiyesi 2021 - izmir

İlk sahur bu gece mi? İzmir sahur vakti ne zaman? 2021 Ramazan imsakiyesi

İlk sahur ne zaman? İlk oruç ne zaman tutulacak? soruları yoğun olarak araştırılıyor. 11 ayın sultanı Ramazan ayı için hazırlıklar başlarken merak edilen sorular da araştırılıyor. Bin geceden daha hayırlı Kadir Gecesi'ni de içinde barındıran Ramazan ayı coşkuyla karşılanıyor. Peki ilk oruç ne zaman? İzmir'de sahur vakti ne zaman? İşte merak edilenler...

İLK ORUÇ NE ZAMAN TUTULACAK?

12 Nisan Pazartesi gecesini 13 Nisan Salı gecesine bağlayan gece ilk sahur yapılacak. İlk sahur yemeği imsak ile son bulduktan sonra 13 Nisan Salı günü ilk oruç tutulacak. İlk iftar akşam ezanının okunması ile 13 Nisan Salı akşamı açılacak.

İZMİR'DE İLK SAHUR SAAT KAÇTA?

İzmir'de ilk sahur 05.05'ye kadar, ilk iftar ise 19.52'de gerçekleşecek.

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Kiraz İftar Vakti ve Sahur Saati (2023 İmsakiye)

1. Gün 23 Mart 2023 Perşembe05:3807:0013:1916:4619:2820:44 2. Gün 24 Mart 2023 Cuma05:3706:5913:1916:4619:2920:45 3. Gün 25 Mart 2023 Cumartesi05:3506:5713:1816:4719:3020:46 4. Gün 26 Mart 2023 Pazar05:3306:5513:1816:4719:3120:47 5. Gün 27 Mart 2023 Pazartesi05:3206:5413:1816:4719:3220:49 6. Gün 28 Mart 2023 Salı05:3006:5213:1716:4819:3320:50 7. Gün 29 Mart 2023 Çarşamba05:2806:5113:1716:4819:3420:51 8. Gün 30 Mart 2023 Perşembe05:2706:4913:1716:4819:3420:52 9. Gün 31 Mart 2023 Cuma05:2506:4813:1716:4919:3520:53 10. Gün 01 Nisan 2023 Cumartesi05:2306:4613:1616:4919:3620:54 11. Gün 02 Nisan 2023 Pazar05:2106:4513:1616:4919:3720:55 12. Gün 03 Nisan 2023 Pazartesi05:2006:4313:1616:5019:3820:56 13. Gün 04 Nisan 2023 Salı05:1806:4213:1516:5019:3920:57 14. Gün 05 Nisan 2023 Çarşamba05:1606:4013:1516:5019:4020:59 15. Gün 06 Nisan 2023 Perşembe05:1406:3913:1516:5119:4121:00 16. Gün 07 Nisan 2023 Cuma05:1306:3713:1516:5119:4221:01 17. Gün 08 Nisan 2023 Cumartesi05:1106:3613:1416:5119:4321:02 18. Gün 09 Nisan 2023 Pazar05:0906:3413:1416:5119:4421:03 19. Gün 10 Nisan 2023 Pazartesi05:0806:3313:1416:5219:4521:04 20. Gün 11 Nisan 2023 Salı05:0606:3113:1316:5219:4621:05 21. Gün 12 Nisan 2023 Çarşamba05:0406:3013:1316:5219:4721:07 22. Gün 13 Nisan 2023 Perşembe05:0206:2813:1316:5319:4821:08 23. Gün 14 Nisan 2023 Cuma05:0106:2713:1316:5319:4821:09 24. Gün 15 Nisan 2023 Cumartesi04:5906:2513:1216:5319:4921:10 25. Gün 16 Nisan 2023 Pazar04:5706:2413:1216:5319:5021:11 26. Gün 17 Nisan 2023 Pazartesi04:5506:2313:1216:5319:5121:13 27. Gün 18 Nisan 2023 Salı04:5406:2113:1216:5419:5221:14 28. Gün 19 Nisan 2023 Çarşamba04:5206:2013:1116:5419:5321:15 29. Gün 20 Nisan 2023 Perşembe04:5006:1813:1116:5419:5421:16

La Venerabile Serva di Dio Luisa Guidotti nacque a Parma (Italia) il 17 maggio 1932. Dopo la morte della madre, avvenuta nel 1947, insieme alla famiglia, andò a vivere a Modena, dove fu accolta dalla zia materna Maria Mistrali, che in seguito l’adottò e di cui assunse giuridicamente il cognome. Nel 1951 fu nominata Presidente della Gioventù Femminile dell’Azione Cattolica della parrocchia di San Domenico a Modena. Il 29 febbraio 1960 conseguì la laurea in Medicina e Chirurgia e, nel marzo successivo, l’abilitazione all’esercizio della professione di Medico-Chirurgo. Il 19 maggio 1960 fece la richiesta d’ingresso nell’Associazione Femminile Medico Missionaria (oggi Associazione Sanitaria Internazionale), fondata da Adele Pignatelli nel 1954, con lo scopo di offrire a medici e paramedici l’opportunità di servire Dio e i poveri, vivendo da laici nella comunità cristiana e mettendo in comune ogni cosa. Dopo aver ottenuto la specializzazione in Radiologia e Terapia fisica, nel 1966, ricevette il “crocifisso missionario” dalle mani dell’Arcivescovo di Modena, Mons. Giuseppe Amici, e partì per Chirundu, in Rhodesia (attuale Zimbabwe), dove l’Associazione gestiva l’Ospedale “Paolo VI”, annesso alla missione. Nel febbraio 1967 si trasferì a Salisbury, nell’ospedale governativo per acquisire una migliore preparazione a livello professionale. Nello stesso anno ritornò in Europa e il 12 settembre emise la professione temporanea a Metten, in Germania.

Nei primi mesi del 1969 fu mandata nell’Ospedale di “Regina Coeli Mission” a Njanga District, nei pressi del confine con il Mozambico, per completare la sua preparazione professionale. Nel dicembre di tale anno fu trasferita a Mutoko, dove cominciò a lavorare nell’Ospedale della missione di “All Souls”. Le fu anche affidato il servizio al vicino lebbrosario di Mtemwa e al pronto soccorso di Chikwizo, sempre vicino al confine con il Mozambico.

Nel 1972 partì di nuovo per l’Europa e, il 14 settembre 1975, emise la professione perpetua a Rimini. Nel febbraio del 1976 rientrò in Rhodesia, dove già dal 1964 infuriava la guerra civile, provocata dalla rivolta dei guerrieri locali contro il governo razzista di Ian Smith. Il 28 giugno dello stesso anno fu arrestata con l’accusa di aver curato un ragazzo, presunto guerrigliero, senza averlo segnalato alle autorità governative. Fu liberata alla fine di agosto, dopo le forti pressioni esercitate dalla Santa Sede e dal Governo italiano a livello internazionale. Sebbene le fu concesso di tornare nel suo Ospedale, svolse la sua attività medica in un clima di ostilità da parte delle autorità governative.

Nonostante la situazione politica si aggravasse sempre di più, non volle abbandonare la missione per non privare di assistenza i numerosi malati e bisognosi del luogo. Fu uccisa da una pattuglia di soldati governativi a Mtoko (Rhodesia, attuale Zimbabwe), il 6 luglio 1979, mentre tornava da sola in ambulanza dall’ospedale di Nyadiri, dove aveva accompagnato una partoriente in condizioni gravi.

La Venerabile Serva di Dio, sin dagli anni giovanili, credette in maniera ferma nelle verità rivelate da Gesù Cristo ed insegnate dalla Chiesa, trovando in esse un insostituibile punto di riferimento e coltivando con impegno la propria vita spirituale. La sua fede emergeva anche dal modo di rapportarsi con i malati, curandoli con il proprio impegno e affidandoli con fiducia al Signore.

In riferimento all’esercizio eroico della speranza, volle permanere nell’Associazione femminile Medico-Missionaria, affrontando con grande serenità le numerose prove inerenti la vita di missione. La speranza in Dio e nella vita eterna, si rendeva visibile ogni volta che battezzava i bambini morenti e nel modo di pregare per i malati terminali.

Faceva tutto per amore di Dio, perché vedeva Dio in ogni persona. Nel venire incontro alle esigenze del prossimo, non faceva alcuna distinzione né di razza, né di religione, né di idee politiche.

Servì il Signore in terra africana, dedicandosi con tutta se stessa ai bisognosi ed esponendosi a gravi rischi, culminati poi con la morte.

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